Era mercoledì, forse era giovedì, chissà? Dopo un ottima uscita di corsa, si perde un po' il senso del tempo. Ci siamo seduti con gli amici in un pub popolare, discutendo a fondo sui chilometri e le altitudini che abbiamo percorso e sperimentato. Poiché eravamo in troppi per un solo gruppo, la compagnia si è spontaneamente disintegrata in più fazioni, all'interno delle quali sono immediatamente scattate opinioni diverse. Non so esattamente perché ero abbandonato da tutte le sottovarianti del dibattito, pero in questo modo ho avuto l’opportunita di ascoltare di cosa si parlava in ciascun gruppo al tavolo. Parte della compagnia, direi che era il nocciolo di tutti, ha discusso sulla biancheria tecnica per la corsa e sull'esperienza di usarla. Parte, di come si gode una birra durante i trail o ultra. Parte, tuttavia, ha preso più seriamente la discussione sugli orologi sportivi. Hanno iniziato con i marchi, ovvero Suunto e il resto della compagnia, e hanno continuato con quale di essi presenta una maggiore deviazioni in senso dei dati e quale sia piu facile da usare, una volta collegata al compute. Il dibattito ha presto preso contorni filosofici, il branco ha cominciato con un nuovo argomento sulla presenza degli orologi sportivi nella vita quotidiana, e quindi mi sono subito unito a loro e dopo pochi minuti ho scoperto che gli utenti attivi di orologi sportivi possono essere suddivisi in cinque sottogruppi.

Intenditore

Questa è la persona che sa tutto sugli orologi sportivi. Assolutamente tutto. La sua conoscenza è ampia, approfondita e regolarmente aggiornata. Gli è abbastanza chiaro quali modelli sono appena arrivati, di cosa sono capaci e cosa portano rispetto a quelli vecchi. Tutti i menu e sottomenu, il spunto dello design, la compatibilità con il computer e le applicazioni sono logici per lui. Conosce anche i dettagli, come per esempio caricare le mappe di calore e quale sia la deviazione effettiva del individuo, rispetto alla situazione effettiva in natura. E cosa offre la funzione FusedTrack, come si monitora il meteo, orari di alba e tramonto, pressione atmosferica e pericolo di tempeste, come viene gestita la funzione di analisi del carico e cos'è l'accelerometro integrato. È felice di aiutare l’individuo che ha appena acquistato un nuovo orologio e vaga perso tra tutte le funzioni che questo gli offre. Le sue soluzioni ed i suoi consigli sono sempre chiari e precisi, anche per la soddisfazione di chi è appena all'acquisto di un nuovo orologio. L'intenditore sa sempre come proporli correttamente la giusta soluzione.

Coerente

Ovvero per gli amici, zio Stravinsky. Questo è l’individuo che non va piu a nessun allenamento senza l’orologio. Da quando ha premuto per la prima volta il pulsante di avvio e ha assistito alla magica interazione di tempo e chilometri, e naturalmente frequenza cardiaca, passi, altitudini, andatura, cadenza e tutti i flirt simili, li ha seguiti regolarmente e devotamente. La sua coerenza rasenta una lieve dipendenza. Pubblica con orgoglio i dati su Strava e allo stesso tempo li conserva costantemente per un rispettoso numero di anni del passato. La sua più grande paura è che nel mezzo dell'attività si scarichino le batterie o che non riavvii il cronometro dopo la pausa. Se ciò accade, cade in uno stato emotivo piuttosto interessante e unico, chiamato professionalmente MRTDR attivo (misto di rabbia, tristezza, devozione, rimpianto). Il coerente si riconosce in modo piu semplice dal fatto che alla fine del giro corre, pedala o nuota ancora per qualche chilometro, giusto per arrotondare il risultato sullo schermo. Nonostante che dal cielo cadono le ascie o il giro era impegnativo da morire.

Esteta

È lui che porta sempre al polso l'ultimo modello dell’orologio sportivo, come il Suunto 5 Peak. Nel aspetto sportivo forse non e’ nemmeno così superiore o in prima linea, beh, decisamente l'orologio lo e’. È molto vicino al tipo di intenditore, con la differenza per il fatto che l'esteta si basa principalmente su un aspetto convincente e sugli eccessi tecnici dell'orologio, come il peso del dispositivo, la reattività del quadrante e la possibilità di cambiare il cinturino. Combina abilmente un orologio sportivo con un altro outfit, che non è necessariamente di natura sportiva. A volte, può anche essere così audace da percepire l'orologio come un accessorio di moda. Ecco perché, viene qualche volta anche sgridato, almeno nel nostro gruppo di corsa.

Leggerino

Ovvero hippy, forse anche hipster. Anche io mi ritrovo in questo gruppo. L'orologio non ci è forse neanche così importante, e ricordiamo abbastanza bene i tempi (non) lontani in cui questi dispositivi erano ancora nelle prime fasce. Qua e là ci dimentichiamo pure di mettere l'orologio, a volte si svuota, a volte scompare nelle profondità sconfinate della borsa da corsa e lo ritrovi solo dopo una o due settimane, tra le fibbie e il pettorale della gara dell'anno scorso e quello maledetto calzino che dà carattere all'intero arsenale da corsa. Leggerino conosce il massimo di 1/18 della capacità del suo orologio, infatti li basta il cronometro ed alcune informazioni in direzione di altitudini e chilometri. L'orologio, di solito il modello o anno precedente, lo indossiamo abbastanza regolarmente, anche per esprimere il proprio atteggiamento di atleta devoto e di uomo il cui l’importanza dell’allenamento si e’ infiltrata profondamente sotto la pelle, che non possiamo farne a meno.

Profilo ovvio

Il suo orologio, o i dati e  risultati registrati su di esso, sono il “sogno bagnato” di ogni atleta ricreativo. Non importa quale sia lo sport o la categoria. Usa l'orologio perché deve e ne conosce il funzionamento fino all'ultimo dettaglio, perché (anche) i suoi risultati e i suoi successi dipendono da esso. Nessun allenamento viene svolto senza l’orologio, la sua analisi dei risultati raggiunti è esemplare e costantemente monitorata. È realista sui dati, forse riservato, molto attento ed analitico. Nella vita di tutti i giorni, in linea di principio, non usa orologi sportivi, e per la maggior parte lo considera un accessorio indispensabile nella sua carriera sportiva. È molto probabile che abbia un accordo di sponsorizzazione con il produttore.